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Cerca ciò che ti è scomodo

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Ogni giorno dobbiamo affrontare molti ostacoli che mettono a dura prova il nostro equilibrio e la nostra pace interiore. Per fronteggiare le varie difficoltà della vita senza farsi abbattere occorre grande centratura e forza d’animo. Personalmente ho imparato a considerare ogni situazione difficile come un’opportunità per temprarmi, un’occasione per superare i miei limiti, per crescere sul cammino della consapevolezza e sviluppare uno stato di felicità incorruttibile perché non legata alle cose esteriori.

Ecco una pratica che ritengo davvero potente per vincere sulle catene della mente negativa e per sprigionare energia vitale, libertà, creatività, gioia, fiducia in se stessi e nella Vita:

OGNI GIORNO SCEGLI CONSAPEVOLMENTE DI FARE QUALCOSA CHE TI FACCIA USCIRE DALLA TUA ZONA DI COMFORT!

La zona di comfort è rappresentata da tutte quelle situazioni che ci sono familiari, che ci danno agio, senso di protezione, sicurezza, comodità. La zona di comfort può essere il calduccio della propria casa, la telefonata all’amica quando si è giù, il frigo, una sigaretta o semplicemente le abitudini della routine quotidiana.

Ecco la proposta interessante: la prossima volta che hai paura di qualcosa, o ti senti giù, demotivato, sfiduciato, triste, arrabbiato o spento prova a fare qualcosa che normalmente non faresti mai in quella condizione o in assoluto, qualcosa di difficile per te, che ti crea turbamento. Ciò che è importante non è tanto l’atteggiamento competitivo verso se stessi, non dev’esserci particolare tensione o rigidità interiormente, bensì il semplice intento di dirigere l’attenzione altrove, ed esattamente proprio là dove si sente maggiore resistenza. Si tratta di un’esperienza di ascolto, una sorta di iniziazione, come quella generata da un koan. L’obiettivo non è tanto quello di superare l’emozione in cui non si sa stare attualmente o che si rigetta; ciò accade in realtà ma è solo una conseguenza. Il traguardo più importante è quello di spezzare un processo abituale di pensiero e svelare l’illusorietà dei nostri pensieri, programmi inconsci, autoconnotazioni, credenze limitanti, giudizi, e di connetterci profondamente con l’infinito potenziale del nostro essere, che tutto può e che è gioia, amore ed energia illimitate e sempre a disposizione.

Uscire dalla zona di comfort per alcuni può significare fare sport ogni giorno, oppure non fare sport ogni giorno, svegliarsi molto presto la mattina oppure molto tardi, scalare una montagna o stare in silenzio per un’ora, imparare un ballo, cambiare strada per andare al lavoro, organizzare un dibattito se si crede di non saper parlare in pubblico, lavarsi i denti con la mano destra se si è mancini… Tutte queste azioni scomode ci rendono estremamente presenti, attenti, consapevoli, liberi e entusiasti.

Quando esci dalla tua zona di comfort e cerchi ciò che ti è scomodo ti accorgi di essere esposto, naif, nuovo di fronte all’essere, privo di agganci, appigli, sostegni, scuse: e in quella nudità puoi incontrare l’ignoto e scoprirne la bellezza e la magnificenza.

Tra qualche giorno partirò per un residenziale di trekking e meditazione sulle Dolomiti, ancora con la credenza di non essere in grado di camminare su quei sentieri! Vi racconterò la mia esperienza! Sono certa che avverrà una guarigione. E voi? Volete provare a cercare ciò che vi è scomodo,che di solito vi fa paura, o che credete di non saper fare, e corrergli incontro?

Franca Soavi

Pillole di Autoguarigione

 

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