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Nessun luogo è sicuro se il cuore ha paura

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Da qualche giorno si sente molto chiaramente un’energia di passaggio, le prime nebbie autunnali e il buio pomeridiano favoriscono l’introspezione e il bisogno di volgere lo sguardo sempre più all’interno e in profondità. Il silenzio è più forte e le giornate paiono stranamente più lunghe, più calme…Un tempo per rallentare, un tempo di ritiro, di riflessione, di ricapitolazione, un tempo ovattato in cui sembra di osservare da una finestra una realtà surreale. Il limite tra reale e irreale pare effimero, sottile, a tratti assente, tanto che i due mondi sembrano mescolarsi, prendere l’uno il posto dell’altro.

La convinzione che la causa della paura si trovi da qualche parte fuori di me, nel mondo, provocata da una situazione avversa, o da una persona è totalmente falsa. Già in tempi lontani, nell’antica India i saggi intuirono che Maya, l’illusione, madre di ogni sofferenza, non si trova nel mondo fenomenico, distaccata dall’uomo che la subisce, bensì si trova nella sua stessa mente, nel suo soggettivo e personale modo di reagire agli eventi che in sé sono neutri.

Quando permetto agli eventi esteriori di turbare il mio cuore, nessun luogo potrà essere davvero sicuro per me e da nessuna parte potrò sentirmi veramente in pace e protetto. Viceversa quando nel mio cuore regnano amore, fiducia e pace la Vita può fiorire con forza inarrestabile in tutto il suo mistero.

Non importa quanto violenta fuori infuria la tempesta, se il mio cuore è silenzioso

Considerare la paura che proviamo la CONSEGUENZA di qualche accadimento è illusorio.

Casomai la paura va considerata la CAUSA (interna) del mio personale modo di concepire ciò che accade all’esterno: essa ci mostra come un faro nella notte ciò che corrode all’interno di noi stessi, e che era lì anche prima, da molto, molto tempo.

Se sento paura è perchè qualcosa all’esterno ha semplicemente attivato in me questa emozione

L’unico antidoto che funziona contro la paura è l’AMORE.

Manteniamo il cuore aperto e lasciamoci attraversare da ciò che accade, come canali vuoti senza nulla trattenere, senza a nulla attaccarci, sentiamo il potere dell’amore che ci dona l’unica forza che ci serve, e ci mette in contatto con la nostra anima, la nostra vera essenza.

Il contrario della paura non è il coraggio, ma l’amore. Senza amore il coraggio è solo un vestito, un’armatura che nasconde un corpo fragile e tremante. Il COR-aggio che scaturisce dall’amore invece è la forza ferma e indistruttibile di chi non può essere ferito, perchè è in grado di farsi attraversare da ogni freccia in arrivo. In che modo? Rendendosi flessibile e duttile come l’acqua, espanso e leggero come l’aria. La sofferenza arriva solo se la freccia colpisce qualcosa di denso e rigido, un corpo e una mente aggrappati, cristallizzati al vecchio, al conosciuto, non capaci di fluire nel continuo mutamento che è la Vita, e sentire in esso non pericolo o incertezza, bensì risorsa, innovazione, possibilità.

QUANDO IL SE’ SI REALIZZA, IL MONDO SCOMPARE, NEL SENSO CHE SI EVIDENZIA IL SUO ASPETTO DI IRREALTA’

CON GRATITUDINE E IL CUORE RICOLMO DI FIDUCIA  ACCETTO IL PRESENTE COME UN DONO PREZIOSO CHE LA VITA, MADRE GENEROSA, MI OFFRE.

IL MIO CUORE CONNESSO ALLA FONTE DELLA VITA E DELL’AMORE E’ IL LUOGO PIU’ SICURO. DIMORANDO IN ESSO TUTTO IL MONDO MI APPARIRA’ SICURO.

 

“Quando la mente, che è sottile, si proietta all’esterno attraverso il cervello e gli organi sensoriali, appaiono i nomi e le forme grossolane; quando rimane nel cuore, i nomi e le forme scompaiono. Non lasciare uscire la mente, ma trattenerla nel Cuore è ciò che è chiamato ” dimorare all’interno”. Lasciare che la mente esca dal Cuore è noto come “esteriorizzazione”.

– “Chi sono io?” Sri Ramana Maharshi

 

 

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