I BIMBI NON NATI: DI COSA HANNO ANCORA BISOGNO?
24 maggio h 14:30 – 18:30

I BIMBI NON NATI: DI COSA HANNO ANCORA BISOGNO?
In che modo la qualità della tua vita, le relazioni familiari e il tuo successo dipendono ancora da questi
eventi in cui ci sono stati bimbi non nati?
Se la tua vita non ha il successo che desideri, se ti senti impotente, se non riesci a capire come mai
nonostante tutti gli sforzi non riesci ad ottenere ciò che ti meriti potrebbe essere che la tua anima ha bisogno
di vedere qualche piccolo angelo che ancora non riesce a volare.
Dopo anni e anni di esperienza in veste di costellatrice sistemica e più recentemente in veste di counselor ed
assistente spirituale vorrei soffermarmi su un argomento a me molto caro: i bimbi non nati. Nel corso degli
anni ho potuto infatti verificare come gli effetti dei bimbi non nati sui sistemi familiari siano influenti anche
a distanza di generazioni, tanto che ritengo doveroso informare il più persone possibili sulle possibili
conseguenze se questi bimbi non vengono correttamente riconosciuti.
Chi sono i bimbi non nati? Nella categoria è fondamentale includere oltre agli aborti di cui si è consapevoli,
che possono essere stati spontanei o voluti, anche gli aborti di cui non si è a conoscenza, come ad esempio
quelli avvenuti nel primo mese di gravidanza e gli aborti avvenuti nel proprio sistema familiare, anche a
distanza di generazioni, e che continuano a far sentire i loro effetti sui discendenti in quanto non
correttamente elaborati dagli antenati. Inoltre, si includono anche i bimbi morti da piccoli o durante il parto e
i gemelli non nati.
Vorrei sin da subito chiarire che desidero parlare di aborto in modo “neutrale”, ossia senza nessun giudizio
sulle scelte fatte, ma solo aiutare le persone a prendere in considerazione tutti gli aspetti, tra cui le leggi
dell’anima, le quali possono essere molto diverse da quelle logico razionali, al fine di riportare pace,
armonia, pienezza, successo nella propria vita e in quella dei familiari. Questi eventi, infatti, se non vengono
correttamente elaborati, armonizzando tutte le parti ontologiche dell’essere, possono lasciare tracce psichiche
o emozionali che creano non poche difficoltà.
Quali possono essere le conseguenze sulla vita dei genitori e dei familiari quando ci sono stati bimbi
non nati in famiglia e tali eventi non sono stati correttamente elaborati?
In genere le persone non riescono a raggiungere il successo e le attività economiche non vanno come si desidererebbe. Si possono avere inoltre forti conflitti e difficoltà relazionali tra i membri che appartengono al sistema familiare stesso.
In particolare, le costellazioni mostrano che quando nel sistema familiare è avvenuto un aborto, è molto
probabile che qualche membro del sistema rimanga “irretito” con questo bimbo non nato e di conseguenza si
sentirà e si comporterà come un escluso, nel profondo sarà molto arrabbiato, si sentirà triste e impotente, non
si sentirà al posto giusto in famiglia. “Irretimento” secondo le costellazioni significa rivivere lo stesso
destino di un antenato. In questo caso quindi, se un membro è irretito con un bimbo non nato significa che
sarà rivolto verso la “morte” ed è per questo che le sue attività e relazioni saranno destinate a fallire.
Nel caso di un genitore che ha affrontato in modo non corretto o non ha elaborato sotto tutti gli aspetti un’esperienza di aborto, nel senso che questo evento non è stato vissuto secondo le leggi che regolano il sistema familiare e nel rispetto delle leggi dell’anima, anche in questo caso avremo una persona rivolta verso la “morte”: i suoi sentimenti saranno congelati, con tanta tristezza e possibile senso di colpa nel profondo. Se si sono avuti altri
figli dopo l’aborto si potrebbe avere difficoltà a relazionarsi con loro, e alcuni di questi figli potrebbero
mostrare sintomi anche fisici che non sempre si riescono a risolvere o a capirne l’origine.
Esistono soluzioni? Assolutamente si ed è per questo che ho deciso di aiutare il più persone possibile. Le
costellazioni familiari, unite al counselor e alla tecnica dell’abbraccio fermo, permettono di riporsi di fronte
all’evento passato in un’attitudine diversa offrendo la possibilità di ricollocarsi in modo proattivo sia verso la
vita che verso gli altri membri del sistema familiare, migliorando le relazioni e aprendo le porte al successo
delle proprie attività. Occorre riarmonizzarsi con il Tutto, ritrovare questo bimbo per lasciarlo andare al suo
destino con amore.
Ti occorrono altri esempi sulle conseguenze di un aborto spontaneo o volontario non correttamente
elaborato sui membri del sistema familiare? Leggi i seguenti approfondimenti:
Ti riporto alcune citazioni descritto nel libro “L’amore dello Spirito” di Bert Hellinger, il fondatore delle
costellazioni Familiari.
“In caso di aborto volontario (ma anche non volontario, anche se in forma diversa) accade qualcosa di
particolare ad una donna. Se una donna si è sottoposta ad aborto volontario l’energia del bambino resta nel
suo grembo, l’energia non può disperdersi finché la madre non riconosce ed ammette l’aborto.
Per quanto riguarda la madre viene anche riportato: “Immaginate che una donna sia stata per poco tempo
insieme ad un uomo per poi separarsi. Tutto ad un tratto una donna si accorge di non avere più le
mestruazioni. Cosa accade dentro di lei? Nulla è più come prima. Improvvisamente tutto è cambiato. Non è
più una bambina e una ragazza: in pochi mesi sarà madre, e se decide di abortire, si tratta per lo più di una
sua decisione. C’è una sua responsabilità che non può attribuirla a nessuno, come ad esempio a sua madre,
anche se ha solo 14 anni”. (pag 349-350, “L’amore dello Spirito”). Ci tengo a precisare che ogni caso è
diverso dall’altro e quindi anche la responsabilità che la madre si deve assumere e il modo in cui trasformare
l’evento sarà da valutare di volta in volta.
Sempre nello stesso libro delle costellazioni viene evidenziato come il padre invece è in genere meno
coinvolto della madre e questo è dovuto al fatto che il bimbo quando si trova nell’utero dipende
esclusivamente dalla madre, come descritto sopra.
Per quanto riguarda gli effetti che un aborto non correttamente elaborato possono manifestare sulla
relazione di coppia, nel libro sopra viene riportato “questa donna (che ha avuto un aborto) non è più
completamente disponibile per l’uomo, perché una parte di lei resta con il bimbo non nato. A tal riguardo,
c’è da considerare anche un altro aspetto. Molte donne hanno un’espressione negli occhi che manifesta il
loro grande desiderio: molti uomini ne sono attratti, ma questo desiderio è rivolto altrove, ad un bambino
abortito. Spesso questi uomini vogliono salvare la donna. Ma cosa possono fare veramente? Nulla perché
questo desiderio non è rivolto a loro, ma al bambino abortito. Se, ciò nonostante, vogliono aiutare
ugualmente, danno alla donna più di quanto essa possa prendere. In questo modo si mette in pericolo la
compensazione tra il dare e prendere in una relazione di coppia e talvolta l’unica via di uscita è la
separazione” (pag.351-353 “L’Amore dello Spirito”)
Un aborto si ripercuote quindi su più livelli, sui singoli e sulle relazioni. La madre rimane in qualche modo
legata al bimbo e non è più disponibile per altri membri familiari, tra cui il marito e gli altri figli e non riesce
più ad assumersi le responsabilità legate ai propri ruoli.
Le conseguenze non riguardano solo i genitori, ma si hanno anche impatti sui figli che vengono dopo un
aborto. Riallacciamoci a quanto descritto sopra, ossia che l’energia del bimbo rimane nel grembo della
donna: come si sente questo bimbo quando sta per essere abortito? Qui ovviamente c’è una differenza tra
aborto spontaneo e aborto volontario. Per quanto riguarda questo ultimo caso, riporto esempi descritti sempre
nel testo “L’amore dello Spirito”. “Un medico californiano ha praticato più di mille aborti. Poi ha voluto
sapere esattamente cosa accade a seguito di questa pratica. Con l’aiuto di una speciale telecamera ha
documentato cosa accade all’embrione, quando è già un po’ sviluppato, nell’utero materno prima dell’aborto.
Quando si introduce la pinza, il bimbo cerca di evitarla. Il video mostra questi tentativi del bambino”
(pag.349, L’amore dello Spirito”). Proviamo ora ad immaginare come questo bimbo possa sentirsi in questo
preciso momento nel grembo materno: Paura? Rabbia? Forse disperazione o terrore? Tristezza? Questi
sentimenti provati dal bimbo rimangono come traccia nel grembo materno e saranno poi percepiti dal
successivo nascituro. Sempre nel libro “L’amore dello Spirito” viene riportato come il successivo nascituro
dopo un aborto potrebbe mostrarsi nel corso della vita aggressivo verso la stessa madre, un’aggressività
rivolta verso la madre e mai al padre. Questo è anche in linea con quanto sopra riportato, ossia che il bimbo
nel grembo dipende solo che da lei.
Nel caso di un aborto spontaneo, non sarà la rabbia l’emozione predominante, ma potrebbero comunque
rimanere tracce di tristezza, di dolore, di movimenti verso la morte: ci saranno quindi sentimenti diversi che
potrebbero essere assorbiti dal successivo nascituro, i quali si manifesteranno anche a volte in modo
predominante nella quotidianità una volta in vita.
Analizzando alcuni sistemi familiari vediamo che ci sono eventi di aborti che si ripetono, ad esempio sia la
nonna che la madre e la figlia hanno avuto degli aborti spontanei: le conseguenze di un aborto si possono
manifestare anche a distanza di tre o quattro generazioni. Se una madre non è “nella vita” difficilmente riesce
poi a trasmetterla alla figlia che a sua volta potrebbe diventare madre.
Infine, vorrei parlarti dei gemelli non nati, di cui si può essere o non essere conoscenza. Infatti, il gemello
non nato viene di solito abortito durante le prime settimane di vita (solitamente nelle prime 15 settimane di
gravidanza) e la madre non sempre riesce ad esserne consapevole, anche se dopo un lavoro introspettivo le
donne confermano che in qualche modo durante una gravidanza hanno avuto delle percezioni e sensazioni al
riguardo. Infatti, nella maggior parte dei casi in cui un gemello viene abortito spontaneamente, il piccolo
embrione che muore si riassorbe naturalmente e la gravidanza procede normalmente come una qualsiasi
gravidanza singola. Si parla, in gergo di "vanishing twin" ossia di gemello che scompare. Se l’aborto avviene durante il primo trimestre della gravidanza i sintomi fisici possono essere emorragie, dolore pelvico o crampi uterini.”
Per capire le conseguenze che un gemello non nato possa avere sul fratellino, futuro nascituro, leggiamo che
“La comunicazione tra gemelli a livello fetale è caratterizzata da reciproche sollecitazioni e risposte che
proseguono anche per il resto della vita. I gemelli sono in continua interazione tra di loro e si condizionano
sia a livello psichico che fisico. Si parla di complementarità marcata, di legami simbiotici e di fusione
d’identità (Brustria Rollé, Pogliano, De Pascale, 2007)”. I gemelli in generale come ben noto presentano
un’affettività e sensibilità particolare l’uno verso l’altro, a volte quando si ammala l’uno anche l’altro può
ammalarsi. I gemelli quando sono nell’utero della madre sono a stretto contatto e ciò che sente l’uno sente
anche l’altro.
Può accadere che uno dei due non riesca a sopravvivere, per svariate motivi, e quindi ad un
certo punto abbandona il fratello. Il nascituro che rimane in vita subisce il primo trauma della perdita, si
sente solo, come se gli fosse venuta a mancare una parte di sé: questa sensazione di mancanza, di vuoto
incolmabile di cui non si riesce a capire l’origine lo caratterizzerà durante la vita, generando, in alcuni casi,
un copione ripetitivo di perdita e abbandono. Le persone che hanno perso un gemello nell’utero tendono
quindi a manifestare dinamiche comuni come disperazione e rabbia, sentimento di paura di subire un’altra
perdita, insicurezza o timidezza. I sintomi che si manifestano comprendono ovviamente anche solitudine,
malinconia, tristezza inconsolabile, ma anche senso di colpa, percezione che manchi qualcuno, il non sentirsi
mai a posto e il tutto potrebbe portare nei casi più estremi, a depressione e dipendenze. L’approccio di
seguire il fratello gemello nella morte potrebbe essere ciò che caratterizzerà il suo agire nella quotidianità. La
presenza di questi sintomi e l’intensità variano poi da caso a caso, ciò non toglie che qualcuno non ne risenta
affatto.
Quando in famiglia si è avuto un caso di un bimbo non nato occorre quindi fare un lavoro interiore, aiutati da un esperto, per riconoscere la presenza di questo bimbo, ristabilendo i giusti confini tra i membri e lasciare andare il piccolo verso il proprio destino: solo così l’intero sistema familiare può riacquistare benefici, la
propria completezza ed autonomia. È un processo che richiede aiuto di un esperto in quanto a volte non
facile, e forse un poco doloroso, ma indispensabile per poter vivere la propria vita: è un processo di
accettazione, di elaborazione, di identificazione di se stessi e di sviluppo dell’Amore.
Se senti che qualcosa letto sin d’ora ti risuona ti invito a iscriverti al seminario di gruppo riportato qua sotto
Sarà un lavoro di gruppo dove ognuno vivrà la propria esperienza personale e profonda grazie anche a ciò
che emergerà dall’ascolto e condivisione con gli altri partecipanti. La riservatezza sarà sempre garantita ma
si avrà il vantaggio della forza del gruppo che permetterà di essere sostenuti nell’affrontare, in caso di
necessità, qualsiasi emozione negativa e di andare verso nuove consapevolezze amorevoli.
Ti aspetto
Monica Delpogetto