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IL VALORE DELL’ATTESA

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L’attesa può avere una qualità meravigliosa. Per lo più è vissuta con ansia, come una dimensione di mezzo, di non essere, di stallo, una sospensione inutile e dolorosa tra due mondi, quello del prima e quello del dopo.

Ma l’attesa non è solo mancanza, uno spazio da riempire, un tempo da raggiungere. L’attesa è anche quello spazio che può accogliere infinite possibilità, quel tempo dilatato in cui potersi preparare a ciò che verrà, in cui poter immaginare, sognare, iniziare ad assorbire ed integrare dentro di noi ciò che stiamo attendendo.

Vivere l’attesa in tutta la sua dignità, viverla in se stessa, totalmente, consente di percepire il vantaggio che reca, e la bellezza, il valore.

Nell’attesa posso riflettere. Nell’attesa posso cambiare idea.
Nell’attesa posso fermarmi e ascoltarmi. Nell’attesa mi apro alle intuizioni.

Se ciò che attendo è temuto, nell’attenderlo ho l’opportunità di addestrarmi, e arrivare all’incontro più capace, più pronto, limitando così i possibili danni causati dalla paura o dall’imprevisto.

Se ciò che attendo è desiderato, nell’attenderlo posso iniziare a pregustarlo, espandendo così il piacere e anticipandolo notevolmente, proprio come quando attendo la persona amata, e scelgo con cura cosa indossare, preparo la tavola con emozione, predispongo con gioiosa impazienza ogni particolare.

A volte l’attesa è indistinta, come quando si è in procinto di decidere tra più scelte, ma ancora non ne spicca nessuna che valga la pena di essere presa. Forse a causa di resistenze interiori (sono sempre interiori!), forse perché ancora i tempi non sono maturi per scegliere…

Anche in questo caso l’attesa può essere vissuta come un grande dono, cogliendo l’occasione per lasciare andare ogni desiderio di controllo, per abbracciare con fiducia il momento presente in ciò che è, nella sua infinità, senza un prima, senza un dopo, senza una finalità, senza una consequenzialità temporale.

Nell’attesa buttarsi a braccia spalancate nella Vita, nel suo fluire incessante, e da quello riconoscere con meraviglia ciò che comunque arriva a noi (inaspettato), proprio perché e nonostante noi non l’avessimo pensato, né desiderato prima!

Propongo a noi adulti di vivere con massima consapevolezza questi valori, per poterli trasferire soprattutto ai nostri ragazzi, figli del tutto subito in un click, che possano oggi tornare ad apprezzare il grande valore dell’attesa!

Franca Soavi

 

Art: Gianni Strino, La lettera

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