Quando manca internamente la capacità di gestire, ordinare, disciplinare, accettare le proprie pulsioni, ecco che l’Io proietta fuori di sè la propria funzione superegoica e crea, a seconda, un genitore, un gendarme, un dio punitivo.
Tutto ciò che non riesco a fare dentro, lo metto in scena fuori.
Se mi sento in errore, ma non sono capace di emendarmi, cercherò una punizione fuori per pareggiare i conti.
Se mi sento in colpa, ma non sono capace di perdonarmi, cercherò un dio ...
APR
2020